Caro Attilio,
ti scrivo per offrirti qualche suggestione sulla situazione che i cittadini della tua regione stanno vivendo.
Ti scrivo e sarò morbido perché nonostante il dolore per i molti deceduti l’intento non è quello di screditarti come temi in questo momento come ho compreso dalla conferenza stampa di ieri.
L’intento è quello di offrirti un punto di vista diverso da quello che probabilmente hai tu.
Molte azioni che la Regione ha compiuto in questo mese sono apparse confuse e disordinate e capisco che per te non sia facile reggere lo stress che deriva dalla responsabilità che hai addosso.
Le evidenze però ti hanno mostrato che puoi contare su una squadra di 10 milioni di cittadini pronti a privarsi della propria libertà per combattere un nemico comune ed è per questa squadra che devi provare a mostrarti all’altezza oppure mostrarti molto poco. Serve a dare sicurezza e solidità sociale ed è diventata una priorità concreta.
Perciò ti chiediamo di prestare maggiore attenzione alle comunicazioni che fai correlate alle responsabilità che ricopri e agli effetti sociali nonché economici delle tue dichiarazioni.
Recentemente ci hai fatto assistere al balletto dei decreti annunciati e firmati in pochi giorni sia dalla Regione che dallo Stato in un rimpallo di responsabilità che ha probabilmente allungato i tempi decisionali e di uscita da questa emergenza.
Ora i sindaci della Città Metropolitana e le svariate associazioni di medici in prima linea ti chiedono di fare più tamponi e ci sembra che sia in corso lo stesso balletto decisionale di responsabilità ma questa volta con ISS.
Consideri che come cittadini ci chiediamo perché a fronte di un video Facebook di un farmacista dal Giappone il suo collega Zaia in collaborazione con AIFA avvia subito una sperimentazione di un nuovo farmaco promettente e Lei non ascolta centinaia di voci accreditate che le chiedono di fare qualche tampone in più?
Perchè si maschera dietro al parere di un Dottore dell’OMS che però non risulta al momento avvallato dall’OMS stessa?
Se come racconta è un atto formale perché intanto non avvia l’aumento del numero dei tamponi?
Perché ci dice che la capacità regionale di screening dei tamponi è di 5000 al giorno, ma ne sono stati fatti solo 87.713 dall’inizio dell’epidemia?
Circola un appello firmato dai medici di base del 19 Marzo e dell’Ordine dei medici che dichiarano di poter velocizzare l’analisi dei tamponi, le è pervenuto?
In quell’appello non risulta che i medici le chiedano di fare tamponi di massa ma di farle al personale medico e a chi lavora a contatto con le persone come i cassieri dei supermercati.
Il suo collega Zaia ha fatto fare 79.759 tamponi e lei solo 87.713 con circa il doppio della popolazione, nella regione Veneto i casi positivi per tampone analizzato sono il 9% mentre il lombardia il 40%.
In virtù delle proporzioni perché non si sente abilitato nei prossimi giorni:
Non risulta che il suo collega Zaia abbia avuto poteri speciali dall’ISS ma che abbia agito in autonomia, perché lei no?
Dopo aver negato l’importanza dell’aumento del numero dei tamponi perché in risposta ad un domanda di una giornalista ci racconta che da lunedì, 4 giorni fa, la regione ha aumentato il numero dei tamponi?
Perché ci dice che non può aumentare i tamponi fino a che ISS non lo chiede e poi ci comunica che da 4 giorni lo state facendo?
Come fa a non correlare questa informazione con l’aumento dei dati dei contagiati?
Attilio,
la storia ci sarà giudice, le chiedo di tornare sulla nave, prendere il timone in mano, sentirsi leader e prendersi le sue responsabilità per evitare una strage nella sua regione di cui un domani vorremo trovare delle responsabilità e delle mancanze di decisioni chiave nelle catene di comando di questi giorni.
Nel mio piccolo le faccio una proposta nel modo di raccontare i dati, ormai rito quotidiano di molti di noi.
Innanzitutto ci dica l’aumento di contagiati totali e non l’aumento di contagiati tolti i guariti e i deceduti.
Il dato sui totali è più pulito e mostra maggiormente l’impegno di milioni di cittadini chiusi in casa da settimane.
Mostri l’aumento dei tamponi eseguiti per premiare i nostri istituti di ricerca.
Mostri la riduzione percentuale dei contagiati per dare speranza ai nostri sacrifici.
Mostri l’aumento dei posti di terapia intensiva per premiare gli sforzi della nostra protezione civile e dei nostri ingegneri.
Mostri l’aumento dei guariti quotidiano per premiare gli sforzi dei nostri medici.
Mostri l’aumento dei camici confezionati per premiare il nostro tessile.
Mostri l’aumento delle mascherine per premiare la nostra capacità produttiva.
Mostri l’aumento delle donazioni fatte per premiare la nostra capacità di essere solidali.
Raccontare bene gli sforzi delle azioni implementate in azienda è la mia passione, in questa pandemia vuole essere il mio gratuito contributo.
Spero le pervenga la mia missiva ed in ogni caso le auguro e ci auguro il meglio,
Cordiali Saluti,
Andrea Volsa